Precision feeding in Basilicata: l’innovazione dell’azienda Santa Sofia

Nel cuore della Basilicata, l’azienda agricola Santa Sofia, guidata dai fratelli Angelo e Giuseppe Ferrone insieme al padre Don Vito, ha scelto di puntare sulla zootecnia di precisione per garantire il massimo delle performance produttive e dell’efficienza alimentare. Con 1.000 bovini di razza Frisona, di cui 500 in lattazione, la gestione dell’alimentazione è un fattore chiave per ottimizzare la produttività e ridurre i costi.

Per questo, l’azienda ha investito in due carri miscelatori Faresin, il Leader PF Plus 1.20 Ecomix e il Leader 2000 Ecomix, che permettono di preparare una razione omogenea e ben bilanciata, migliorando la digeribilità e la resa produttiva. L’alimentazione rappresenta circa il 50% del costo litro latte, e grazie a queste tecnologie avanzate, Santa Sofia ha potuto ottimizzare i costi di produzione e migliorare la gestione del tempo di lavoro.

A raccontare i benefici di questa scelta è Giuseppe Ferrone, che sottolinea come il precision feeding abbia fatto la differenza nell’azienda, consentendo una razione costante e precisa, fondamentale per il benessere e la produttività della mandria.

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Nella proposta progettuale il team R&D Faresin sarà impegnato in attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Le stesse saranno portate a termine mediante l’apporto intellettuale di tecnici interni all’azienda, avvalendosi del supporto di specialisti esterni, tra gli altri: Service Group R&D, dell’Università degli studi di Padova. Il progetto è stato sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso la concessione di un contributo diretto alla spesa pari a 1.960.732 € e di un finanziamento a tasso agevolato pari a 1.386.222 €.

Puntualmente, le finalità di progetto si riassumono nei seguenti punti:

• massimizzazione del benessere dell’animale: precision feeding, benessere dell’ambiente stalla;
• elettrificazione dei sistemi di propulsione per carri miscelatori;
• farm del futuro:
• sviluppo della guida autonoma per i carri di miscelazione
• sviluppo di un MES per la gestione del processo: precision farming
• implementazione del calcolo della carbon footprint di processo in real-time analizzata in tempo reale e riferita al litro di latte prodotto

Le attività prevedranno tutti gli step necessari alla realizzazione di una nuova gamma di prodotto: dalla fattibilità, alla progettazione, alla realizzazione e test, una pluralità di work packages sono volti alla realizzazione e validazione di prototipi di carro miscelatore, full electric, anche con guida autonoma e con features digitali che porteranno alla rivoluzione delle attuali pratiche operative del settore di riferimento.

Infine, il progetto rispetta il principio DNSH (“Do No Significant Harm”), di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020. La quantificazione dell’impatto ambientale associato alle soluzioni sviluppate nel corso del progetto agevolato viene condotta facendo ricorso a strumenti di LCA (Life Cycle Assessment) grazie alla collaborazione con la società Service Group R&D.